Discussione:
che differenza c'è tra chillout e lounge?
(troppo vecchio per rispondere)
Johnnie Walker
2005-11-26 09:53:08 UTC
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Come da oggetto.

Le sonorità luonge, chillout, ambient, etc. mi sembrano molto simili.

Potreste illustrarmi la differenza, citando alcuni esempi da scaricare ed
ascoltare per capire meglio?

Grazie, ciao.
Butthole Spelunker
2005-11-27 03:04:17 UTC
Permalink
Post by Johnnie Walker
Come da oggetto.
Le sonorità luonge, chillout, ambient, etc. mi sembrano molto simili.
Potreste illustrarmi la differenza, citando alcuni esempi da scaricare ed
ascoltare per capire meglio?
L'ambient è un tipo di musica creata intenzionalmente come musica di
sottofondo, da usare nelle installazioni artistiche così come nei padiglioni
espositivi o nei grandi spazi in cui si svolge la vita quotidiana (uno su
tutti, gli aereoporti, non-luogo per eccellenza, vedi più avanti). Si chiama
"ambient" appunto per il legame a doppio filo che la vincola agli ambienti
in cui viene diffusa.
L'idea della "musica di sottofondo" stava già alla base della muzak degli
anni '50 (la musichetta da ascensore che viaggiava grazie alla
filodiffusione), però questa volta veniva dai circoli della musica colta ed
era parente diretta del minimalismo.
La musica ambient, almeno agli inizi, era quasi completamente priva di
elementi ritmici: soltanto suono in lenta evoluzione. Per farti un'idea di
cosa sia l'ambient ti consiglio il manifesto del genere, ovvero "Ambient 1:
music for airports" di Brian Eno.

Il discorso sulla lounge invece è un po' più complicato. E' il genere
principe di quello che viene chiamato "easy listening" e nasce dalla già
citata "muzak" come musica per sale d'aspetto o per malinconici cocktail
bar. Negli USA tendono ad identificare la lounge con le orchestrine kitsch
che rifacevano i successi della musica leggera degli anni '50 in chiave
esotica e che suonavano nei night club di terz'ordine (presente la scena del
film "The Blues Brothers" in cui gli ex membri del gruppo suonano "Quando
quando quando" di Tony Renis in un localino apparentemente raffinato ma con
un'atmosfera desolante?). Qui da noi invece si considerano lounge anche
molti autori di colonne sonore degli anni '60-'70 (specialmente film con una
forte componente di esotismo ed erotismo), fior di musicisti che spesso
provenivano dal jazz (Piero Piccioni, Piero Umiliani, Armando Trovajoli,
Ritz Ortolani...). Resta comunque un genere suonato con strumenti
tradizionali (al contrario dell'ambient che viene eseguita prevalentemente
con dei sintetizzatori) e spesso interamente strumentale. Per farti un'idea
del genere prova a procurarti qualche volume delle collane "Easy tempo" e
"Ultra lounge".

Chill out invece più che un genere musicale è un'etichetta trendy. Quella
che chiamano "chill out" non è altro che un tipo di musica per lo più
elettronica che ha la caratteristica di essere abbastanza tranquilla e
rilassante e allo stesso tempo di adattarsi alle discoteche e ai locali
notturni. Solitamente viene usata come "camera di decompressione" dopo aver
passato l'intera notte a ballare su ritmi molto più movimentati. Dentro
questa definizione però tendono ad infilarci dentro un po' di tutto, dal
trip hop, all'ambient, al nu-jazz, a certa house tranquilla, alla nu-lounge,
al nu-soul (se un genere ha il prefisso "nu" ha buone probabilità di finirci
dentro), al dub, al downtempo, fino addirittura al drum'n'bass (genere che
in alcune varianti dovrebbe essere proprio agli antipodi, in teoria). Di
questo non-genere esistono moltissime compilation dedicate, le più famose
sono quelle appartenenti alle interminabili serie "Cafe del mar" e "Buddha
bar".


Saluti
BS
Johnnie Walker
2005-11-27 09:54:27 UTC
Permalink
Post by Butthole Spelunker
L'ambient è un tipo di musica creata intenzionalmente come musica di
sottofondo, da usare nelle installazioni artistiche così come nei padiglioni
espositivi o nei grandi spazi in cui si svolge la vita quotidiana (uno su
tutti, gli aereoporti, non-luogo per eccellenza, vedi più avanti). Si chiama
"ambient" appunto per il legame a doppio filo che la vincola agli ambienti
in cui viene diffusa.
L'idea della "musica di sottofondo" stava già alla base della muzak degli
anni '50 (la musichetta da ascensore che viaggiava grazie alla
filodiffusione), però questa volta veniva dai circoli della musica colta ed
era parente diretta del minimalismo.
La musica ambient, almeno agli inizi, era quasi completamente priva di
elementi ritmici: soltanto suono in lenta evoluzione. Per farti un'idea di
music for airports" di Brian Eno.
Il discorso sulla lounge invece è un po' più complicato. E' il genere
principe di quello che viene chiamato "easy listening" e nasce dalla già
citata "muzak" come musica per sale d'aspetto o per malinconici cocktail
bar. Negli USA tendono ad identificare la lounge con le orchestrine kitsch
che rifacevano i successi della musica leggera degli anni '50 in chiave
esotica e che suonavano nei night club di terz'ordine (presente la scena del
film "The Blues Brothers" in cui gli ex membri del gruppo suonano "Quando
quando quando" di Tony Renis in un localino apparentemente raffinato ma con
un'atmosfera desolante?). Qui da noi invece si considerano lounge anche
molti autori di colonne sonore degli anni '60-'70 (specialmente film con una
forte componente di esotismo ed erotismo), fior di musicisti che spesso
provenivano dal jazz (Piero Piccioni, Piero Umiliani, Armando Trovajoli,
Ritz Ortolani...). Resta comunque un genere suonato con strumenti
tradizionali (al contrario dell'ambient che viene eseguita prevalentemente
con dei sintetizzatori) e spesso interamente strumentale. Per farti un'idea
del genere prova a procurarti qualche volume delle collane "Easy tempo" e
"Ultra lounge".
Chill out invece più che un genere musicale è un'etichetta trendy. Quella
che chiamano "chill out" non è altro che un tipo di musica per lo più
elettronica che ha la caratteristica di essere abbastanza tranquilla e
rilassante e allo stesso tempo di adattarsi alle discoteche e ai locali
notturni. Solitamente viene usata come "camera di decompressione" dopo aver
passato l'intera notte a ballare su ritmi molto più movimentati. Dentro
questa definizione però tendono ad infilarci dentro un po' di tutto, dal
trip hop, all'ambient, al nu-jazz, a certa house tranquilla, alla nu-lounge,
al nu-soul (se un genere ha il prefisso "nu" ha buone probabilità di finirci
dentro), al dub, al downtempo, fino addirittura al drum'n'bass (genere che
in alcune varianti dovrebbe essere proprio agli antipodi, in teoria). Di
questo non-genere esistono moltissime compilation dedicate, le più famose
sono quelle appartenenti alle interminabili serie "Cafe del mar" e "Buddha
bar".
Saluti
BS
Grazie, sei stato chiarissimo :-)
Buona domenica :-)

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